Vaccinazioni anti-Covid in azienda: Documento tecnico INAIL

E' stato pubblicato sul sito INAIL il  Documento tecnico operativo per l’avvio delle vaccinazioni in attuazione delle indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-Sars-Cov-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro , elaborato dall’Inail insieme ai Ministeri del Lavoro e della Salute, alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e alla struttura di supporto alle attività del commissario straordinario per l’emergenza, che fornisce indicazioni operative per la somministrazione dei vaccini anti-Covid in azienda. Le principali indicazioni che emergono :

  • Compatibilmente con la disponibilità di vaccini, la somministrazione nei luoghi di lavoro può iniziare in concomitanza con l’avvio della vaccinazione degli under 60. 
  • I piani aziendali di adesione, devono essere inviati alle aziende sanitarie di riferimento che valuteranno le priorità da accordare sulla base della disponibilità dei vaccini
  • Le attività  sono suddivise in tre macro-gruppi per classe di priorità,  sulla base della classificazione del rischio, secondo i parametri di esposizione, prossimità e aggregazione contenuti nel documento tecnico dell’Inail approvato dal Comitato tecnico scientifico il 9 aprile 2020, insieme ai dati delle denunce di infortunio da Covid-19 analizzati per incidenza nei diversi settori produttivi. 

Sono fornite tre tabelle, articolate in ordine alfanumerico per codice Ateco, in cui sono  anche evidenziati alcuni settori già vaccinati o in corso di vaccinazione, come quelli degli operatori sanitari, dell’istruzione, delle forze dell’ordine e della difesa. Le Regioni potranno valutare ulteriormente i piani anche sulla base del contesto produttivo territoriale e dell’analisi epidemiologica

Il documento sottolinea che nei 27 settori considerati più a rischio sono impiegati oltre 11 milioni e mezzo di lavoratori.  dei quali 6,8 milioni devono ancora essere immunizzati:

  •  due milioni sono impiegati nel commercio al dettaglio, un settore con rischio prioritario 
  • Poco meno di 1,2 milioni lavorano nei servizi di ristorazione,
  •  più di 600mila nel trasporto (terrestre, marittimo e aereo), 
  • 460mila nei servizi per edifici e paesaggi, settore eterogeneo in parte già vaccinato per l’attività prestata in ambito sanitario e nelle Rsa, e altrettanti nelle industrie alimentari. 

Da notare anche che che l’aggregazione in macro-settori produttivi può comprendere sub-settori a rischio differente, anche in considerazione dell’utilizzo dello smart working e del contatto con il pubblico, e ignorare alcune specificità di contesto rilevate con l’analisi territoriale dei dati epidemiologici.

Nella nuova pubblicazione è riprodotto anche il modulo che deve essere utilizzato per la presentazione del piano di vaccinazione aziendale, al quale possono anche aderire più imprese.

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