STP: chiarimento sui contributi integrativi dovuti

Il ministero del Lavoro ha risposto  nei giorni scorsi  in Senato ad una interrogazione parlamentare che  chiedeva chiarimenti sull'applicazione del  contributo previdenziale  integrativo del 4% da esporre in fattura da parte di professionisti  facenti parte di una STP ,  che risulta ingiustificatamente raddoppiata, secondo il senatore interrogante De Bertoldi

Come noto il contributo integrativo  deve essere versato dal professionista rivalendosi  sul cliente  con l'esposizione  nella fattura. Nel caso delle società tra professionisti, però,  il 4 % va incluso :

  • sia nella fattura  della società verso il cliente finale 
  • che nella fattura del professionista verso la società.

Su questa situazione le Casse di previdenza di dottori commercialisti, ragionieri e consulenti del lavoro  hanno proposto delle delibere  di modifica che pero non sono state mai  approvate dai ministeri vigilanti.

Nella risposta  alla Camera il ministero ribadisce l'obbligo di doppia imposizione  richiamando  l’articolo 11, comma 1, della legge 21/86 (di riforma dell’ordinamento professionale)  che non prevede alcuna deroga applicazione del  contributo integrativo , cosi come la successiva legge 133/2011 non prevede modalità applicazione alternativa.

Viene anche confermato che  i conguagli finanziari tra le societa  e i propri soci potrebbero anche prevedere che i corrispettivi relativi alle prestazioni dei soci affluiscano nel volume di affari della societa e come tali possano essere redistribuiti come utili  dopo la chiusura dei bilancio  

La proposta dell'interrogante di intrrodurre un esenzione da tale contributo per le STP viene considerata inammissibile, in quanto creerebbe una ingiustificata disparita di trattamento  con le associazioni professionali.

Il senatore De Bertoldi che aveva proposto l'interrogazione si è dichiarato insoddisfatto della risposta in quanto  questa evidenzia una miopia nell'atteggiamento verso i professionisti e verso questo nuovo strumento che era stato pooposto per favorire le aggregazioni ma si scontra ancora con   difficoltà  e svantaggi fiscali e contributivi  di questo tipo.