Cassa Forense: pensioni con contributivo dal 2025
Cambiamenti sostanziali in arrivo per la previdenza degli avvocati con ridimensionamento degli assegni di pensione integrata al minimo, per affrontare le difficolta finanziarie prospettiche, dovute all'innalzamento dell'aspettativa di vita .
Con un comunicato sul sito istituzionale il Presidente di Cassa Forense Militi ha infornato dell'approvazione dei ministeri vigilanti giunta il 23 maggio 2024, sulla delibera del CDA per cui dal primo gennaio 2025 entrerà in vigore la riforma del sistema previdenziale con calcolo contributivo delle pensioni.
Aumenta l'aliquota contributiva ma scendono però i contributi minimi dovuti. Si prospetta una riduzione delle pensioni minime che daai 13.942 euro annui del 2024,arriverà gradualmente a 10.250 euro annui nel 2029, con rivalutazione su base Istat, a partire dal 2030.
Ecco i dettagli applicativi per vecchi e nuovi iscritti.
Riforma Cassa forense: le novità in sintesi
Tra le principali modifiche al Regolamento spiccano l’introduzione del sistema di calcolo contributivo “pro rata” per gli assegni pensionistici, a partire dal 1° gennaio 2025 e il mantenimento del sistema di calcolo misto per gli iscritti attuali, mentre i nuovi iscritti godranno della pensione contributiva unica.
Prevista anche una riduzione dei contributi minimi e la revisione delle aliquote contributive.
QUI ILTESTO DEL REGOLAMENTO 2025
Contributi Minimi
Anno | Contributo minimo soggettivo (€) | Contributo minimo integrativo (€) |
---|---|---|
2024 | 3.355 | 850 |
2025 | 2.750 | 350 |
Il contributo soggettivo passa al 16% per il reddito 2025, al 17% nel 2026 ed al 18% a partire dal 2027.
Il tetto reddituale del 2025 sarà pari a € 130.000, oltre il quale continua ad essere dovuto il contributo del 3%.
Il versamento della prima rata del soggettivo è stato posticipato al 30 settembre, unificandolo con il termine previsto per la presentazione del modello
Conseguentemente si riduce anche il trattamento minimo sarà di:
- 12.500 euro tra il 1° gennaio 2025 e il 31 dicembre 2026,
- 11.400 euro nel successivo biennio e
- 10.250 euro a partire dal 2029
con una successiva rivalutazione prevista a partire dal 2030.
Sono previsti ancora gli incentivi per i giovani avvocati sotto i 35 anni, come il versamento ridotto della metà dei contributi minimi per i primi sei anni di iscrizione.
Ulteriori novità includono :
- la possibilità per i pensionati attivi di continuare a versare contributi con aliquota al 12%, accompagnata dalla reintroduzione dei supplementi triennali di pensione.
- Sono introdotte agevolazioni per la regolarizzazione spontanea dei contributi, con una riduzione delle sanzioni al 60%, e
- l'estensione della durata delle rateazioni dei debiti oltre i 10.000 euro, che potranno essere dilazionati fino a 6 anni.
Riforma Cassa forense: i requisiti per la pensione
I requisiti per ottenere la pensione nel nuovo Regolamento Unico della Previdenza Forense, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025, variano a seconda del regime di calcolo applicabile:
- Professionisti già iscritti (sistema di calcolo misto)
Rimangono invariati i requisiti per il diritto alla pensione per coloro a cui si applica il regime misto, che combina una parte del sistema retributivo (fino al 31 dicembre 2024) e una parte del sistema contributivo (dal 1° gennaio 2025 in poi).
- Professionisti con regime contributivo (iscritti dal 1° gennaio 2025):
Pensione di vecchiaia:
A 70 anni: con almeno 5 anni di contributi versati.
A 65 anni: con almeno 35 anni di contributi versati e un importo della pensione almeno pari al trattamento minimo vigente nell'anno di decorrenza.