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CCNL calzature 2021: firmato l’accordo

Aumenti di 70 euro sul minimo del 4 livello  con prima tranches a dicembre 2021 . Quest al principale novità del rinnovo del  contratto calzaturiero industria firmato ieri  Milano, dalle rappresentanze sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e i rappresentanti di Assocalzaturifici, l’associazione confindustriale di settore, che sarà vigente dal  1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2021.

Il contratto riguarda ricordiamo quasi 5800 aziende in vari distretti del territorio nazionale, (7000 se si considerano anche le componentistiche) per un totale di circa 80mila lavoratori e lavoratrici.

Il precedente accordo per il Ccnl firmato nel 2017 era scaduto il 31 dicembre 2019 .  

Vediamo di seguito alcuni dettaglio del rinnovo.

Retribuzione e welfare

L’intesa prevede un aumento sui minimi salariali di 70 euro (4°liv.), suddiviso in tre tranches:

  •  dal 1° dicembre 2021, 25 euro;
  •  dal 1° settembre 2022, 25 euro; 
  • dal 1° luglio 2023, 20 euro.

Per quanto riguarda il welfare, viene confermato l’impianto contrattuale per la previdenza integrativa, Previmoda, e per la previdenza sanitaria, Sanimoda.

I rappresentanti delle sigle sindacali firmatarie, Ficltem, femca e UILTEC  Sonia Paoloni, Raffaele Salvatoni, Daniela Piras, hanno affermato che    “Dal punto di vista sociale, il rinnovo di questo contratto nazionale di lavoro è determinante, essendo quello delle calzature il settore più colpito dalla pandemia Covid 19, poiché dimostra un forte impegno delle parti per costruire le basi della ripresa economica e di una gestione congiunta di tutela e rilancio del settore”. Vale la pena ricordare infatti che peril settore calzaturiero il 2020 ha rappresentato il momento di crisi piu gave dal dopoguerra che nel 2019 aveva fatturato piu di 14 miliardi di euro.

Diritti contrattuali  e competitività

Tra gli elementi di novità presenti nel contratto vanno inoltre sottolineati:

  •  l’aumento della banca ore individuale, elevata a 42 ore.
  •  viene recepita la legge Cirinnà per quanto riguarda i permessi e i congedi.
  •  Aumentata da 4 a 8 mesi l’aspettativa non retribuita, al termine del periodo di comporto, per conservare il posto di lavoro in caso di terapie salva vita.  
  • recepimento degli accordi interconfederali sulle molestie e le violenze nei luoghi di lavoro.
  •  nuovo capitolo contrattuale riguardante la competitività e il dumping salariale, al fine di arginare il fenomeno dei contratti pirata, con l’impegno delle aziende committenti ad inserire nel contratto di commessa l’obbligo dell’applicazione ai lavoratori dei Ccnl sottoscritti dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul territorio nazionale.

La parola passa ora ai lavoratori che nelle assemblee nei luoghi di lavoro  esprimeranno con il voto l'approvazione definitiva dell’accordo raggiunto.