Pensioni: le istruzioni sull’accordo di reciprocità Italia-Moldavia

L' accordo di reciprocità  in materia di sicurezza sociale  tra Repubblica Italiana e Repubblica Moldava,  era stato firmato il  17 giugno  2021 dall'allora  Ministro del lavoro Orlando e dalla Presidente moldava Maia Sandu .

.Si avvicina , solo ora, con le istruzioni operative INPS, fornite con la circolare 28 del  febbraio 2024   l'attuazione   per i lavoratori e soprattutto lavoratrici moldave legalmente residenti in Italia  che potranno conseguire la pensione conteggiando i periodi di lavoro svolti nel nostro paese. L'istituto rinvia infatti ad un successivo messaggio l'effettivo  rilascio della procedura telematica e del modello 

L’accordo  intende  facilitare il flusso di informazioni e dati tra le Istituzioni  che si occupano di previdenza e assistenza sociale nei due Paesi (INPS per l'Italia), che inoltre si  impegnano ad assicurare certezza giuridica nelle tutele dei diritti legati all’attività lavorativa, in condizioni di  totale reciprocità.

Di fondamentale importanza, in particolare,  il principio  della trasferibilità dei trattamenti di pensione in favore di tutti i cittadini che hanno prestato e prestano la loro attività lavorativa rispettivamente in Italia o nella Repubblica di Moldova. 

Va ricordato infatti che sono molto numerosi i lavoratori e lavoratrici moldavi  residenti stabilmente in Italia: 120.000   sono in possesso di regolare permesso di soggiorno,  e  altri 23.000  hanno  già acquisito la cittadinanza italiana. 

Accordo sicurezza sociale Italia Moldavia: le prestazioni 

Nella circolare INPS  sottolinea che il trattato  definisce, tra gli altri, i concetti di “residenza” e “dimora”, cui viene attribuito un significato diverso nelle due legislazioni nazionali, con particolare riferimento al concetto di residenza, intesa, per la Repubblica di Moldova, come temporaneo soggiorno(cfr. l’art. 1, comma 7, lettera b).

Il medesimo articolo, al comma 3, lettera a), precisa che per la Repubblica di Moldova:

– competente in materia di riconoscimento del diritto alle prestazioni e gestione dei relativi pagamenti è la Cassa Nazionale delle Assicurazioni Sociali (CNAS);

– competente in materia di determinazione dell’invalidità e della capacità lavorativa è il Consiglio Nazionale per la Determinazione della Disabilità e della Capacità lavorativa (CNDDCM).

 Il campo di applicazione oggettivo dell’Accordo ricomprende, con riferimento alla legislazione di sicurezza sociale moldava:

  •  la pensione di vecchiaia, ai superstiti e
  •  le prestazioni d’invalidità causate anche da infortunio sul lavoro o malattia professionale.

Invece, con riferimento alla legislazione italiana, l’Accordo si applica:

a) alle prestazioni di invalidità, di vecchiaia e ai superstiti previste dall’Assicurazione generale obbligatoria, dai regimi speciali dei lavoratori autonomi, dalla gestione separata, dai regimi esclusivi e sostitutivi dei regimi assicurativi generali obbligatori istituiti per alcune categorie di lavoratori e gestiti dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS);

b) alle rendite e alle altre prestazioni in denaro dovute per infortunio sul lavoro o malattia professionale gestite dall’INAIL.

non si applica, invece:

  •  all’assegno sociale e alle altre prestazioni non contributive e di tipo misto erogate a totale o parziale carico della fiscalità generale, 
  •  all’integrazione al trattamento minimo e alle prestazioni per le quali si richiede il requisito della residenza in Italia.

Pertanto, l’integrazione al minimo e la maggiorazione sociale continuano a essere esportabili nella Repubblica di Moldova.

Accordo sicurezza sociale Italia Moldavia – Presentazione delle domande di pensione

 Le domande di pensione italiane devono essere presentate direttamente all'INPS utilizzando il canale telematico e sono gestite dal Polo specializzato presso:

  1.  la Direzione provinciale INPS di Perugia, nel caso di soggetti residenti nella Repubblica di Moldova, o dalla Struttura territoriale competente in base al criterio della residenza per i soggetti residenti in Italia.
  2. Le domande di pensione moldave possono essere presentate dai residenti in Italia all’Istituzione competente moldava (CNAS) per il tramite delle Strutture territoriali dell’INPS, che provvederanno a trasmetterle  alla CNAS,

Le Istituzioni competenti dei due Paesi pagano le prestazioni direttamente alle persone aventi diritto, indipendentemente dalla loro residenza. L’Istituzione  di una Parte che ha pagato una prestazione indebita, può chiedere all’Istituzione dell’altra Parte, che paga una prestazione allo stesso beneficiario, di trattenere l’importo non dovuto o pagato in eccesso dalle somme dovute al predetto beneficiario.

La circolare specifica infine le procedure previste in caso di richiesta di esami medici 

L’articolo 6 dell’Accordo dispone che se una persona, che ha la residenza o la dimora sul territorio di uno dei due Stati, presenta una domanda per una prestazione a carico dell’altro Stato o usufruisce di prestazioni, la perizia viene effettuata dall’Istituzione del luogo di residenza e/o dimora su richiesta e a spese dell’Istituzione competente dell’altro Stato. 

 Accordi di reciprocità sociale cosa sono? 

Gli accordi in materia di sicurezza sociale equiparano sostanzialmente  in tema di diritto alla pensione e ad altri aspetti di assistenza sociale (distacco lavorativo, indennità di disoccupazione ecc.9  i lavoratori con cittadinanza italiana all'estero  e i lavoratori del paese firmatario in Italia, in maniera simile a quanto succede con i paesi della UE ( e spazio SEE), per i quali  la reciprocità è garantita appunto dai Regolamenti Comunitari (vedi sotto a chi si applicano).

 Grazie a tali accordi ad esempio puo essere stabilito che la contribuzione estera venga conteggiata con la Totalizzazione internazionale per maturare i requisiti richiesti ai fini del diritto a pensione, come se si trattasse di contribuzione versata in Italia.  Allo stesso modo le istituzioni competenti degli Stati esteri accordano il diritto alle prestazioni a loro carico tenendo conto, della contribuzione accreditata in Italia.

Gli accordi bilaterali, a differenza del regolamento comunitario hanno bisogno di una ratifica che viene realizzata con una legge ordinaria. L''accordo firmato con la Moldavia avrà quindi bisogno di tempo per l'operatività effettiva.