Rendite INAIL 2025: nuovi coefficienti di capitalizzazione

Con la Circolare n. 46 dell’8 settembre 2025, l’INAIL ha dato attuazione al decreto ministeriale 25 marzo 2025, che ha approvato le nuove tabelle dei coefficienti di capitalizzazione delle rendite. 

Questi coefficienti, in vigore dal 1° gennaio 2025, sono strumenti  di natura attuariale che  servono a calcolare il valore attuale complessivo delle prestazioni economiche a carico dell'Istituto nazionale contro gli infortuni (indennità per infortuni malattie professionali e conseguente inabilita) che vengono  mese per mese  al  beneficiario o dei suoi superstiti. 

La circolare spiega il quadro normativo, i criteri adottati e le principali novità, mentre l’Allegato 1 fornisce le istruzioni operative ed esempi pratici di calcolo.

Cosa prevedono i nuovi coefficienti di capitalizzazione

I coefficienti di capitalizzazione vengono usati dall’INAIL in diverse circostanze: 

  1. per calcolare le riserve matematiche (gli accantonamenti necessari a coprire le prestazioni future), 
  2. per definire le tariffe dei premi assicurativi, 
  3. per stimare gli oneri nelle azioni di rivalsa e
  4.  per liquidare in capitale le rendite di inabilità o ai superstiti in alcuni casi.

La revisione 2025 è arrivata a scadenza naturale, poiché la normativa prevede l’aggiornamento almeno ogni cinque anni. Dopo la verifica delle basi demografiche e finanziarie:

  • sono state confermate le tavole di mortalità già adottate con il decreto del 2016;
  • è stato aggiornato il tasso tecnico d’interesse, fissato ora all’1,5% (in precedenza 2,5%), per allinearlo  ai rendimenti effettivi delle riserve patrimoniali, oggi inferiori all’1%.

Le nuove tabelle (26 in totale) coprono casistiche diverse:

  1. rendite di inabilità permanente (distinte per tipo di evento: infortunio o malattia professionale, e per grado di menomazione: fino al 60% o oltre);
  2. rendite ai superstiti (coniuge, figli, ascendenti, orfani abili o inabili);
  3. assicurazione di famiglia, che tiene conto della probabile composizione familiare al momento del decesso dell’assicurato;
  4. quote integrative di rendita, destinate ai familiari aventi diritto.

Le tavole sono strutturate per età (da 12 a 108 anni) e, dove necessario, anche per durata (cioè il tempo trascorso dalla decorrenza della rendita fino alla data di calcolo).

Il calcolo del valore complessivo della rendita

La Circolare 46 oltre a introdurre le nuove tavole indica anche le modalità di utilizzo attraverso il rilascio dell’applicativo interno “Calcolo valor capitale”, aggiornato e disponibile sulla rete intranet dell’Istituto

Il vero strumento di supporto pratico è però l’Allegato 1, che contiene le istruzioni d’uso delle tavole e diversi esempi di calcolo:

  • come determinare il valore capitale di una rendita di inabilità permanente tenendo conto dell’età, del grado di menomazione e della durata;
  • come calcolare le rendite ai superstiti in base alla composizione del nucleo familiare;
  • come stimare l’onere derivante dall’assicurazione di famiglia o dalle quote integrative.

Gli esempi riportati, pagina per pagina, hanno l’obiettivo di rendere più semplice l’applicazione di tabelle complesse e di ridurre i margini di errore nelle sedi territoriali. In questo modo, la circolare fornisce non solo la cornice normativa e tecnica, ma anche uno strumento operativo immediatamente fruibile da chi deve applicare i nuovi coefficienti.