Norme UNI gratuite: le novità nel decreto Sicurezza lavoro
Con il Decreto-Legge 31 ottobre 2025, n. 159, il Governo ha introdotto un intervento di grande rilievo nel sistema di prevenzione e controllo in materia di sicurezza.
Si tratta dell’articolo 10 del decreto, che segna svolta con l’accesso gratuito alle norme tecniche UNI rilevanti per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Fino ad oggi, la consultazione delle norme UNI era riservata a chi poteva permettersi di acquistare i testi a pagamento, limitando di fatto la diffusione delle buone pratiche e della “buona tecnica” di prevenzione. Il nuovo decreto mira ad agevolare in modo sostanziale l’accesso alle conoscenze tecniche che costituiscono il cuore della cultura della sicurezza, rendendo disponibile un patrimonio normativo di fondamentale importanza per tutti i soggetti coinvolti nella tutela della salute dei lavoratori
Le novità su UNI, BUNT MOG
L’articolo 10 del decreto modifica l’articolo 30 del Dlgs 81/2008 (Testo unico sulla sicurezza sul lavoro), introducendo un meccanismo innovativo che garantisce l’accesso gratuito alle norme tecniche richiamate dal decreto stesso e alle altre elaborate dall’UNI di particolare rilevanza per la salute e la sicurezza.
Questa riforma nasce dal lavoro congiunto della Segreteria tecnica del Ministero del Lavoro e dei tavoli tecnici con il mondo delle professioni, con l’obiettivo di rafforzare il sistema prevenzionale e promuovere una cultura della sicurezza diffusa.
Per ampliare ulteriormente la portata dell’iniziativa, è stato istituito anche il Bollettino Ufficiale delle Norme Tecniche (BUNT), curato da UNI e pubblicato sui siti del Ministero del Lavoro e dell’INAIL.
Il BUNT rappresenta uno strumento di pubblicità e aggiornamento continuo delle norme tecniche, consentendo agli operatori di ricevere tempestivamente le novità rilevanti e garantendo la massima trasparenza nel recepimento degli standard.
Grazie a questo meccanismo, sarà possibile consultare gratuitamente e in modo ufficiale tutte le norme tecniche applicabili, con ricadute positive sia sulla formazione degli operatori che sull’efficacia delle attività di vigilanza
Un’ulteriore novità riguarda l’aggiornamento dello standard di riferimento per i Modelli di Organizzazione e Gestione (MOG) previsti dall’art. 30 del Dlgs 81/2008.
Il decreto sostituisce infatti il riferimento ormai obsoleto alla OHSAS 18001:2007, abrogata da tempo, con la più recente UNI EN ISO 45001:2023+A1:2024, che riflette gli sviluppi più moderni in materia di gestione della sicurezza.
Questa modifica allinea il quadro normativo italiano agli standard internazionali e introduce un approccio più strutturato alla gestione integrata dei rischi, al tracciamento degli incidenti e dei cosiddetti near miss (incidenti mancati), su cui l’articolo 15 del decreto prevede l’elaborazione di apposite linee guida ministerial
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Le conseguenze
Le innovazioni introdotte dal Dl 159/2025 comportano effetti operativi rilevanti per datori di lavoro, RSPP, consulenti della sicurezza e tecnici aziendali.
In primo luogo, la disponibilità gratuita delle norme UNI consente di superare una barriera economica e informativa che per anni ha ostacolato la piena applicazione delle regole tecniche. I datori di lavoro potranno ora accedere direttamente ai documenti ufficiali necessari per progettare, aggiornare e gestire in modo conforme i propri sistemi di prevenzione, senza costi aggiuntivi.
Dal punto di vista operativo, questa misura favorisce una maggiore omogeneità delle pratiche di sicurezza tra le imprese, in quanto tutte potranno disporre delle stesse informazioni di base.
Per i consulenti e gli esperti della sicurezza, l’accesso al BUNT e alle banche dati ministeriali rappresenta un vantaggio competitivo e formativo: sarà possibile aggiornarsi in tempo reale sugli sviluppi normativi e integrare con maggiore precisione i riferimenti tecnici nei documenti di valutazione dei rischi (DVR), nei MOG e nei sistemi di gestione aziendali.
Inoltre, l’adozione obbligatoria dello standard UNI EN ISO 45001:2023+A1:2024 per i modelli organizzativi comporterà un inevitabile processo di aggiornamento delle certificazioni e delle procedure interne.
Le aziende già dotate di modelli conformi alla precedente OHSAS 18001 dovranno procedere a un riallineamento tecnico-documentale, anche con il supporto di consulenti e organismi di certificazione.
Infine, il rafforzamento del ruolo di Ministero del Lavoro e INAIL come enti propulsori del sistema di prevenzione — tramite la stipula di convenzioni con UNI e la gestione del BUNT — renderà più strutturato il flusso di informazioni, migliorando il dialogo tra imprese, professionisti e organi di vigilanza.
Il risultato atteso è una maggiore diffusione della cultura della sicurezza, una riduzione degli infortuni e una più chiara responsabilità giuridica dei soggetti coinvolti.


